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Ricostruzione Femminile

Ricostruzione Femminile nasce dalla dicotomia tra il reale e il postumano, nella quale i corpi si trasformano  in oggeti ambigui e manipolabili, al fine di ragiungere, attraverso l’uso protesico, una bellezza ideale.

L’immagine dell’ideale si associa al corpo come oggetto del desiderio,  decarnalizzato, e non ci mostra viso alcuno, intrappolato in un mondo di chirurgia estetica, in un corpo ibrido a metà tra il reale e l’irreale.

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